Carlo Goldoni
La putta onorata

ATTO TERZO

SCENA DICIASSETTESIMA

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SCENA DICIASSETTESIMA

 

 

La marchesa Beatrice mascherata cogli abiti di Bettina, Bettina con quelli della marchesa, in bauta, e il servitore col lampione escono dal teatro.

 

 

BETT. Perché mai ala volesto far sto barato? Mi sti abiti no li so portar.

BEAT. Siamo state vedute da mio marito: mi sono accorta che ci ha conosciute, e per questo, serrato il palco dinanzi, ho fatta la mutazione degli abiti.

BETT. Mo perché?

BEAT. Il perché lo saprete poi.

BETT. Mia sorela dove xela andada?

BEAT. L’ho mandata a casa mia colla contessa mia cugina, acciò non frastorni quanto abbiamo colla medesima concertato.

BETT. (Gran note per mi xe questa!) (da sé)

 

 

 


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