Carlo Goldoni
Il viaggiatore ridicolo

ATTO PRIMO

SCENA QUINTA   Giacinto e detta

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SCENA QUINTA

 

Giacinto e detta.

 

GIAC.

Signora, in questo punto

Dopo due anni il Cavaliere è giunto.

EMIL.

Domandato ha di me?

GIAC.

Per prima cosa,

Dal carrozzin smontato,

Se vi son forestieri ha ricercato.

Si vede che per voi

Non ha sì grande affetto.

EMIL.

Vanne, insolente, e di' che qui l'aspetto.

GIAC.

È nell'appartamento,

Che si veste, si liscia e si profuma.

Ha seco un arsenale

D'astucci, scatolette ed altre cose,

Ed un mezzo baul d'acque odorose.

EMIL.

(M'aspetto di vederlo

Pur troppo ritornato

Viaggiator vanarello e caricato). (da sé)

Vanne, di' che solleciti. (a Giacinto)

Son de' mesi che aspetto il suo ritorno!

GIAC.

Oh, vogliamo star bene in questo giorno!

 

La casa è piena, ma non è niente;

Dell'altra gente - si aspetta ancor.

Che confusione, - che indiscrezione!

Quel che mi faccia certo non so.

Venisse almeno qualche ragazza,

Che mi facesse godere un po'. (parte)

 

 

 


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