Carlo Goldoni
Il viaggiatore ridicolo

ATTO SECONDO

SCENA TERZA   Donna Emilia, indi il Cavaliere, e poi Livietta

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SCENA TERZA

 

Donna Emilia, indi il Cavaliere, e poi Livietta

 

EMIL.

Con costui mi diverto:

Ma il povero mio core

Pel Cavalier ingrato arde d'amore.

CAV.

Vostro padre, signora,

Se si mette a viaggiar, corre pericolo

Di farsi reputar un uom ridicolo.

EMIL.

Che si dirà di voi,

Che ridicol vi fate or fra di noi?

CAV.

Dalla mia cara Emilia

Posso tutto soffrir. Sì, mio tesoro,

Son costante e vi adoro;

L'amor mio, la mia fede io vi protesto.

EMIL.

Qual novità? qual entusiasmo è questo?

Che volubile siete,

Anche da ciò si vede.

CAV.

Eccomi al vostro piede, (s'inginocchia)

Pietà di me... (le bacia la mano)

LIV.

La Marchesa vorrebbe

Venir, se è a lei permesso.

CAV.

Venga pure, è padrona. (s'alza)

(Con dama viaggiatrice

Parmi d'esser più lieto e più felice).

EMIL.

Qual gradita sorpresa!

CAV.

Servitore divoto alla Marchesa. (impetuosamente corre a baciar la mano alla Marchesa)

 

 

 


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