Carlo Goldoni
Il viaggiatore ridicolo

ATTO SECONDO

SCENA NONA   Saletta con credenza e tavola.   Giacinto, Livietta ed altri Servitori; indi il Cavaliere, poi la Marchesa

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SCENA NONA

 

Saletta con credenza e tavola.

 

Giacinto, Livietta ed altri Servitori; indi il Cavaliere, poi la Marchesa

 

GIAC.

La tavola avanzate. (ai Servitori)

In tavola portate.

(I Servitori portano innanzi la tavola, e si prepara il pranzo)

LIV.

Frattanto che siam soli,

Parliam del nostro amore.

GIAC.

Sì, Livietta;

Anzi un pensier mi viene

Per spiegarvi davver se vi vuò bene.

Sento nel cor...

CAV.

Giacinto,

Il pranzo è preparato?

GIAC.

signore, è già lesto. (al Cavaliere)

(Un'altra volta, poi, ti dirò il resto). (a Livietta)

CAV.

Eh venite, Marchesa; (verso la scena)

Lasciam che fra di loro

Facciano i complimenti.

Questo perpetuo seccamento usato

Non lo posso soffrir da che ho viaggiato.

MAR.

Anch'io ne son nemica.

CAV.

Don Fabrizio

Non la finisce mai:

Vada lei, passi lei, lei, mio signore...

Don Fabrizio è un buon uom, ma è un seccatore.

MAR.

Via, lasciatelo stare;

Egli è mio cavalier.

CAV.

Quanto ne godo,

Che scoperto mi abbiate il di lui foco!

Ciò servirà per divertirci un poco.

MAR.

Eccolo.

 

 

 


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