Carlo Goldoni
Il viaggiatore ridicolo

ATTO TERZO

SCENA PRIMA.   Camera di Don Fabrizio.   Donna Emilia, il Conte e Livietta

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ATTO TERZO

 

 

 

SCENA PRIMA.

 

Camera di Don Fabrizio.

 

Donna Emilia, il Conte e Livietta

 

EMIL.

Lo confesso, è un ingrato.

CON.

Il torto ch'ei vi fece

Merita che una dama si risenta,

Ma... sarà cura mia far ch'ei si penta.

(Parla per me, Livietta). (piano a Livietta)

LIV.

Volete ch'io v'insegni

La via di vendicarvi?

Senza tanto scaldarvi

Date al Conte la mano,

E così resterà come un baggiano.

CON.

Donna Emilia che dice?

A me Livietta

Pare che dica bene.

EMIL.

Pria di risolver, ponderar conviene.

LIV.

Animo, in sul momento

Fatelo e risolvete:

Quali riguardi avete?

L'amor del Conte vuol da voi pietà;

Parto, e voglio lasciarvi in libertà.

 

Signora, pensate

Che il tempo sen vola;

Che il core consola

Un tenero amor. (a donna Emilia)

Contino, parlate, (al Conte)

La bella pregate,

A poco per volta

Piegate quel cor. (parte)

 

 

 


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