Carlo Goldoni
Il viaggiatore ridicolo

ATTO TERZO

SCENA SESTA   Livietta e detti

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SCENA SESTA

 

Livietta e detti.

 

LIV.

Ho da darle, signora,

Una nuova curiosa:

Donna Emilia testé si è fatta sposa.

MAR.

Mi rallegro con lei, padrone mio. (al Cavaliere)

CAV.

Se fosse ver, dovrei saperlo anch'io.

LIV.

Oh, credetelo pure;

Di dire una bugia

A lor, padroni miei, non avrei fronte.

CAV.

Ma lo sposo chi fu?

LIV.

Fu il signor Conte.

CAV.

A me codesto inganno?

MAR.

Ne ho piacer: vostro danno.

L'avete meritata.

CAV.

Non andrà quest'ingiuria invendicata.

LIV.

E un'altra novità le voglio dire:

Sappia vossignoria

Ch'ho fatto anch'io la mia;

Che il servitor di casa mi ha pigliata,

E all'improvviso mi ha testé sposata. (parte)

 

 

 


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