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Melibea con un libro, poi Gazzetta
MEL. |
Oh! che amor sfortunato! |
MEL. |
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MEL. |
Se mi amate, Voi non avete a contradirmi. Io sono |
MEL. |
Oh se sapeste |
MEL. |
Sì: qualora |
MEL. |
Così non fossi. |
E se v'intenerite... |
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MEL. |
(Oh Vienna sfortunata!) |
E se v'intenerite per i morti... |
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MEL. |
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Sarete anco pei vivi intenerita. |
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MEL. |
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MEL. |
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MEL. |
Che romanzi? che favole? Ignorante! |
Io dico... |
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MEL. |
Vi scaccerò se mi contradirete. |
Eh, non vi contradico. |
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MEL. |
Erano innamorati, Son di casa fuggiti, e mentre l'uno Ecco viene una fiera... E così quella fiera... Ammazza uno di loro, e l'altro poi... |
Me ne dispiace assai. |
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MEL. |
Non ho sentito mai Una storia più bella a' giorni miei. E se il core nel sen di carne avete, Ascoltate il suo pianto, e poi piangete.
«Vienna mia»...; e poi sospira: «Vienna mia»...: e poi delira; Batte i piedi, e batte il petto; Chiama il diavolo, e trà un cospetto; |