Carlo Goldoni
Le virtuose ridicole

ATTO PRIMO

SCENA DODICESIMA   Gazzetta, poi Pegasino

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SCENA DODICESIMA

 

Gazzetta, poi Pegasino

 

GAZZ.

Oh che pazze curiose

Abbiamo per le mani!

Questa villeggiatura

È piacevole assai.

Un piacere più bel non ebbi mai.

PEG.

E per godere in pace,

Ci convien secondarle.

GAZZ.

Ma vorrei

Che mi parlaste schietto:

Avete per nessuna amore in petto?

PEG.

Io vi confesso il vero:

Un po' per Melibea.

GAZZ.

Sappiate, amico mio,

Che per la stessa ho qualche amor anch'io.

PEG.

Dunque, come facciamo?

GAZZ.

Non vuò che ci scaldiamo.

Ognun tenti la sorte,

E lei scelga chi vuol per suo consorte.

PEG.

Io per me son contento.

GAZZ.

Per ottener l'intento,

Io la seconderò con tutto il cuore

Nel romanzesco umore.

PEG.

Ed io la parte mia

Farò con essa nella poesia.

GAZZ.

Vedrem chi più felice

Riuscir saprà di noi.

PEG.

Ma ci dobbiamo

Portar da buoni amici,

Aiutarci un coll'altro.

GAZZ.

Volentieri

Io con voi lo farò.

PEG.

Ed io da buon amico opererò.

GAZZ.

Eccola. Secondate

Una graziosa idea

Ch'ora mi vien in testa.

PEG.

Sì, volentieri... E poi?

GAZZ.

E poi farò lo stesso anch'io per voi. (si ritirano)

 

 

 


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