Carlo Goldoni
Amore in caricatura

ATTO PRIMO

SCENA QUARTA   Madama di Cracchè, Monsieur de la Coteroti

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SCENA QUARTA

 

Madama di Cracchè, Monsieur de la Coteroti

 

MAD.

cortese bontà, prontezza tanta,

Propriamente m'incanta.

MONS.

Ahimè, Madama, (si alza)

Ahimè, voi non mi amate.

MAD.

Monsieur Coterotì, voi v'ingannate. (si alza)

MONS.

Ah, se ciò fosse vero,

Preferito sarei

Nell'onor d'obbedirvi. Oh stelle! oh dei!

MAD.

Monsieur, siete gentil, siete galante,

Ma poco penetrante; i cenni miei

Dati a quel, dati a questo, han per obbietto

Star con voi sola a ragionar d'affetto.

MONS.

Oh fortuna! oh destino! oh sorte! oh fato!

Sono fuori di me. Son fortunato.

MAD.

Voi valete per cento.

MONS.

Che gioia! che contento!

MAD.

A mille a mille

Accordare poss'io qualche favore:

Ma il cor non già, che di voi solo è il cuore.

MONS.

Ah non più, mio tesoro!

Ah, non dite di più, ch'io casco, io moro.

MAD.

Ma il conte Policastro

Non si vede col .

MONS.

Se comandate,

Vado a sollecitar.

MAD.

No, no, restate.

Vo' andar nella mia camera

A finir le mie lettere.

Ancora ho da rispondere

Al marchesin dell'Ostriche,

Al conte dei Tartufoli,

Ed al baron dei Ravani.

Caro Monsieur, aspettatemi.

Ah, s'io v'amo di cor, di core amatemi.

 

Qual rondinella, - qual colombella

Che va rondando, - che va volando

Pel suo rondone, - pel colombin,

Intorno intorno, - la notte e il giorno,

Mi porta amore, - cercando il core

Che m'ha rubato - quel bel visin.

Ah Coterotì, - amor mi ferì.

Languire così - non posso, non so.

Crepare non vo', - crepare mi fa...

Spiegarmi non so, - domando pietà. (parte)

 

 

 


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