Carlo Goldoni
Gli amori di Zelinda e Lindoro

ATTO SECONDO

Scena Sesta. Don Roberto ed i suddetti

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Scena Sesta. Don Roberto ed i suddetti

 

ROB. (arresta il Facchino) Alto , alto .

FAC. Cosa c'è di nuovo?

ROB. Dove vai con quel baule?

FAC. (accennando Lindoro) Domandatelo a quel galantuomo.

ROB. (a Lindoro) Dov'è Zelinda?

LIN. Non lo so, signore. Me l'ha domandato ancora il signor Don Flaminio.

ROB. (a Don Flaminio) Disgraziato! Persisti ancora a disobbedirmi?

FLA. Ma io vi assicuro...

ROB. (a Lindoro) Voglio sapere dov'è Zelinda.

LIN. È inutile che a me voi lo domandiate.

FAC. (da sé) (Lo torno a gettar per terra.)

ROB. Troverò io la via di saperlo. Amico, voi mi conoscete; voi avete preso quel baule in casa mia; venite con me, e riportatelo ov'era prima.

FAC. Mi pagherete?

ROB. Vi pagherò.

LIN. (a Don Roberto) Ma voi, signore, non avete più autorità...

ROB. Mi maraviglio che abbiate ardire...

FAC. Eh corpo del diavolo! Lo porterò dove l'ho trovato. (parte)

ROB. (a Lindoro) Ci parleremo con comodo. Se Zelinda vorrà il suo baule, verrà ella a prenderlo in casa mia. (parte dietro al Facchino)

 


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