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Spirito di vendetta è una passione indegna; Un così vil diletto entro al cuor mio non regna. |
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Signore, un forastiero brama venire avanti. |
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Venga pure. |
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Fa ch'ei venga. |
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Lo farò da me stesso. |
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Ma necessario egli è, Ch'esponga l'imbasciata prima di tutti a me. |
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La ragion? |
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Ma non son io il padrone? |
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E io non son cameriere? |
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Che vuol dir? |
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No davver? |
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No davvero. |
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Di core. |
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Evvi d'andare in collera un'occasion migliore? Ma non vuò che un mio servo l'ira mi desti in petto E licenziarti in pace saprò, te lo prometto. Per evitare in tanto ogni bilioso eccesso, Il forastier che aspetta, introdurrollo io stesso. Venga, signor. (Accostandosi alla porta.) |
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(Un padron più pacifico non ho veduto ancora). (Da sé, e parte.) |