Carlo Goldoni
Arcifanfano re dei matti

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA

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SCENA QUINTA

 

arcifanfano e Sordidone

 

SORD.

Il mio scrigno, il mio scrigno.

ARC.

Il scrigno è andato.

SORD.

M'avete assassinato.

Volete ch'io m'ammazzi?

Ah, che sanno rubare ancora i pazzi!

ARC.

Non vedi, Sordidone,

Che ti ho fatto servizio

A levarti d'attorno il precipizio?

SORD.

Il mio core, il mio core, ov'è il mio core?

ARC.

Povero pazzarello,

Non cercare il tuo cor, cerca il cervello.

SORD.

Se voi non mi rendete

Il cor che mi tenete,

Meschino io morirò;

Ma prima di morir v'ammazzerò. (impugna un coltello contro Arcifanfano)

ARC.

Ehi, ehi, non far la bestia.

Pazzi, pazzi, venite. (vengono due Servi con bastoni)

Costui in frenesia;

Moderategli un poco la pazzia. (i Servi alzano i bastoni)

SORD.

Fermatevi, per grazia.

Oltre la mia disgrazia,

Bastonar mi volete? (ridono)

Ancor mi deridete,

E ho perso il mio denaro?

ARC.

Questo è il degno piacer del pazzo avaro.

SORD.

Che cos'è quest'avaro?

Economo son stato.

M'ho il denar risparmiato,

E il diavolo me l'ha portato via.

ARC.

Frutto dell'avarissima pazzia.

SORD.

Oimè, non posso più.

Che fiamma è questa

Che mi viene alla testa?

Olà, chi siete voi? ( in furore contro Arcifanfano)

Chi sei tu, chi sei tu?

Gradasso o Orlando?

Io ti sfido a battaglia. Ecco il mio brando. (leva il bastone a un Pazzo)

ARC.

Tenetelo, tenetelo.

SORD.

Fermate,

O a tutti vi darò delle stoccate. (bastona i Pazzi, e fuggono. Vuol fuggir Arcifanfano, e lo trattiene)

Fermati, non partir.

ARC.

Non mi conosci?

Sono de' pazzi il re.

SORD.

Che cosa importa a me?

O dammi il mio denar che m'hai rubato,

O ti faccio morire bastonato.

ARC.

O caro signor pazzo,

Non mi fate strapazzo;

Lasciatemi partir e tornerò,

Ed il vostro denar vi porterò.

SORD.

Non mi fido.

ARC.

Lo giuro.

SORD.

Non ti credo.

ARC.

(Se potessi fuggir da quest'imbroglio!)

SORD.

Vanne... resta... va pur... ferma, non voglio.

 

ARC.

Sordidone, caro caro,

Deh lasciatemi partir.

Vado a prendere il denaro,

Vi prometto di venir.

signore, torno presto.

Non volete? Resto, resto.

Io son vostro buon amico.

(Ah, se posso, gliela ficco).

Oh chi viene? Non mi movo.

(Or mi provo – di fuggir). (parte correndo

 

 

 


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