IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Rosaura, Beatrice ed Alberto nascosto.
BEAT. Cara amica, quanto me ne dispiace.
BEAT. Pur troppo. Via, consolatevi. Sarà quello che il cielo vorrà. La sorte vi assisterà per qualche altra parte.
ROS. Eh! cara Beatrice, per me è finita. La causa è persa: mio zio, che ha da supplire alle spese di questa, non ne vuol saper altro, non si vuole appellare.
ROS. Il Conte si è dichiarato pubblicamente che, se perdo la lite, non mi vuol più.
BEAT. Vostro zio vorrà condurvi seco a Bologna.
ROS. Pensate! Mi ha detto a lettere cubitali che non vuole più saper nulla di me, che è povero anch’esso, che ha la sua famiglia in Bologna, e che non può soccorrermi.
BEAT. Sicché dunque, che risolvete di fare?
ROS. Qualche cosa sarà di me. Il cielo sa che ci sono; il cielo mi assisterà.
BEAT. Il signor Alberto mostra avere per voi della parzialità e dell’amore.
ROS. Oh, cara amica! Il signor Alberto se ne anderà fra poco a Venezia, e non si ricorderà più di me. Barbaro, inumano! Se l’aveste sentito come parlava! Pareva che io fossi la sua più crudele nemica.
BEAT. Mi avete detto però più volte, che considerando il suo impegno, eravate costretta a compatirlo.
ROS. Non credeva che parlar dovesse con tanto calore. La sua disputa mi ha atterrito. Le sue parole mi hanno strappato il cuore. Mi sono lusingata che egli mi amasse, ma non è vero. Contro chi si ama, non si inveisce a tal segno. Poteva difendere il suo cliente, ma non mettere in derisione me, la mia causa ed il mio difensore. Oimè! Che fiero caldo mi opprime! Amica, fatemi portare un bicchier d’acqua fresca.
BEAT. Subito. Vado io stessa a prenderla. Fate una cosa, se avete caldo, andate sul terrazzino a prendere un poco d’aria. (Vo’ lasciar che la natura operi). (da sé, parte)