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ATTO SECONDO
SCENA QUINTA Stanza interna del Bagno con quel che è necessario. Luciano e Pirotto
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Stanza interna del Bagno con quel che è necessario.
LUC. |
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PIR. |
Eccomi qui. |
LUC. |
Sei tu? |
PIR. |
Son io. |
LUC. |
Ed io chi son? |
PIR. |
Voi siete il mio padrone. |
LUC. |
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PIR. |
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LUC. |
Non ho più la gonnella? |
PIR. |
Non signore. |
LUC. |
La scuffia? |
PIR. |
Molto meno. |
LUC. |
E qui dinanzi Avevo un non so che. |
PIR. |
Non v'è più niente. |
LUC. |
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PIR. |
Che? |
LUC. |
La paura. |
PIR. |
Ne ho avuta la mia parte. Vedermi trasformato in un Coviello. |
LUC. |
Ah, vicino al morire io già mi sento. Voglio far testamento. |
PIR. |
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LUC. |
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PIR. |
Volete intanto restar solo? |
LUC. |
Intanto |
PIR. |
Son qui. |
LUC. |
Piano. Non voglio Più nessuno veder. |
PIR. |
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LUC. |
Donne? donne? No, no, le donne sono Le maghe incantatrici. Esse saranno state Che m'hanno le fattezze trasformate. Mai più donne, mai più. Sia maledetto Quando mai le ho vedute... (aiutato da Pirotto, va nel suo letticciuolo serrato dalla trabacca) |
PIR. |
Starete meglio assai, (Bisogna contentarlo; |