IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
BER. |
Riverisco, o signor, con umiltà, Non già per voi, ma la vostra Maestà. |
Perché parli così? |
|
BER. |
Perché, per dirla, |
Dunque, s'io non regnassi, |
|
BER. |
|
ERM. |
|
BER. |
A me la lingua Pel libero parlar formò natura: Quel che sento nel cor, dico a drittura. So che sincerità fra voi non s'usa, La bella verità sen va raminga; Chi grazie vuol sperar dal suo sovrano; |
(L'audacia di costui non è disgiunta Da un maturo consiglio). Amico, io lodo La tua sincerità. Ti bramo in Corte. Vuoi tu meco venir? |
|
BER. |
Venir in Corte? S'io venissi colà, povero voi! Poveri i cortigiani! In poco tempo |
ERM. |
|
BER. |
Non mi fate parlar: segrete trame, |
BER. |
Non sarà mai. |
BER. |
Son più ricco di voi. |
ERM. |
Come potrai dir ciò? |
BER. |
Il re non può far niente |
BER. |
Nulla. |
E a qual fine Da me venisti? |
|
BER. |
Da quel di noi villani. Voi avete le mani, |
ERM. |
|
BER. |
|
ERM. |
Parti senza inchinarti? |
BER. |
Poss'anco raffreddarmi, |
Dunque siete sì rozzi? |
|
BER. |
Queste sono pazzie della città.
Quando s'incontrano Per la città, Con sanità»; «Possa crepar». Tutti si abbracciano, Tutti si baciano, E si vorrebbero |