Carlo Goldoni
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno

ATTO TERZO

SCENA TERZA

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SCENA TERZA

 

Il Re e la Regina

 

REG.

Udiste? la germana

Più di me vi conosce. Io non vorrei...

Basta, già m'intendete.

RE

 

E ancor gelosa siete?

Non giuraste testé, mia cara sposa,

Scacciar la gelosia?

 

REG.

Non son gelosa.

RE

Di che dunque temer?

REG.

Non so.

RE

Vedete

Quanto in error voi siete.

Se Menghina da me Franco allontano,

Ch'arda per lei voi paventate invano.

REG.

Ma la fiamma vicina

Riaccendere si può.

RE

Dunque...

REG.

Partiamo.

Alla reggia torniamo.

Allor sarò contenta,

Allor certa sarò del vostro affetto.

Promettete partir?

RE

Sì, vel prometto.

REG.

Ora son io felice;

Il cor di più non brama,

Quando lo sposo mio costante mi ama.

 

Non si maggior diletto

D'un costante amor sincero;

Sempre fida al caro oggetto

Serberò l'amor primiero,

La costanza del mio cor.

Ed amore, per mercede

Della mia sincera fede,

Farà sì che il mio tesoro

Dia ristoro al mio dolor. (parte)

 

 

 


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