Carlo Goldoni
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno

ATTO TERZO

SCENA SESTA

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SCENA SESTA

 

Il Re, Erminio, poi Menghina da contadina.

 

RE

Venga Menghina. Questo astuto vecchio

La sa lunga da vero.

ERM.

Almeno il labbro suo parla sincero.

MENG.

Ecco ai vostri comandi

La signora Menghina,

Tornata in bassa stima.

Eccoci qui: baroni come prima.

RE

Non so che dir; mi spiace

Di dovervi lasciar, ma l'uopo il chiede.

Andate, e per mercede

Della vostra modestia,

Da cui convinto sono,

Prendete quelle perle: io ve le dono.

MENG.

Ringrazio la bontà

Di vostra Maestà. Sarà finita

Della regina alfin la gelosia.

Vi faccio riverenza, e vado via.

 

Se la moglie vi tormenta,

S'è gelosa in opinione,

Adoprate un buon bastone,

Che il suo mal risanerà.

Zitto, oimè! che non mi senta

Qualche moglie indiavolata,

Che sia stata bastonata

Per la sua temerità.

(parte seguita dal Servo col bacile con le perle)

 

 

 


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