Carlo Goldoni
Il buon compatriotto

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA   Costanza, Rosina e Traccagnino

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SCENA OTTAVA

 

Costanza, Rosina e Traccagnino

 

ROS. (Me par, da quel che vedo, che tra de lori i se la intenda pulito).

COST. Se la vol restar servida, la vegna con mi, che la vederà la so camera.

ROS. Verrò fra poco. (Mi permetta ch'io dica qualche cosa a quello sciocco del mio servitore). (piano a Costanza)

COST. (E so fradello quando l'aspèttela?) (a Rosina)

ROS. (Verrà a momenti, e subito che verrà mio fratello, le leverò l'incomodo).

COST. (Sì, perché l'ha sentio che sior Ridolfo no vorave nissun).

ROS. (È un signor compitissimo, mi pare, il signor Ridolfo).

COST. (Oh sì dasseno, el xe el più degno cavalier de sto mondo).

ROS. (E mi pare che abbi per lei della stima e della parzialità non poca).

COST. (Per dirghe la verità, el gh'ha per mi della bontà e dell'amor).

ROS. (Me ne consolo infinitamente).

COST. (Grazie alla so gentilezza).

ROS. (È maritata, signora?)

COST. (Son vedua, per obedirla).

ROS. (Potrebbe darsi che ella passasse col signor Ridolfo alle seconde nozze).

COST. (Chi sa? No semo tanto lontani. Se le sarà riose le fiorirà. Se se farà ste nozze, la magnerà anca ela dei mi confetti). (parte)

 

 

 


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