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   ERM.  | 
  
  
  
  
  
  
   Con cui mi abbandonò. Chi 'l crederebbe? M'insultò, mi schernì, sprezzommi ognora;  | 
 
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   TIM.  | 
  
   Siete voi che domanda  | 
 
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   ERM.  | 
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   TIM.  | 
  
   (Villereccia non parmi, a quel ch'io vedo). (da sé) Conoscervi degg'io.  | 
 
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   ERM.  | 
  
  
   Figlia d'onesto padre il cui affetto Sposo grato al cuor mio mi aveva eletto. Sia che amore abborrisca, o che gli spiaccia Fuggì ramingo in rozzi panni avvolto. Deh, se fra voi s'asconde,  | 
 
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   TIM.  | 
  
   Come s'appella?  | 
 
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   ERM.  | 
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   TIM.  | 
  
   Non intesi Tal nome a' giorni miei. Stranier qui venne  | 
 
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   ERM.  | 
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   TIM.  | 
  
  
   Ma io non voglio impicci.  | 
 
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   ERM.  | 
  
   Deh, amabil vecchiarello,  | 
 
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   TIM.  | 
  
   Eh figlia mia, le dolci paroline Meco non son più a tempo. Il cuore un giorno A me pur, giovanetto, in sen brillava. Passato è il tempo che Berta filava. 
 Se venuta foste un dì, V'avrei detto: state qui. Sono vecchio e sgangherato, Non fo più l'innamorato. (Ah, con tutti i mali miei Non vorrei - precipitar). (parte)  |