Carlo Goldoni
Amor contadino

ATTO SECONDO

SCENA SESTA   Erminia, Timone e la Ghitta

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SCENA SESTA

 

Erminia, Timone e la Ghitta

 

TIM.

E voi, se avete seco

Qualche cosa a ridire, andar potete.

ERM.

Voi usate a trattar da quel che siete. (con disprezzo)

GHI.

Che vorreste voi dir? (ad Erminia, con sdegno)

ERM.

Gente villana,

Indiscreta, incivile e disumana.

TIM.

Andate via.

GHI.

Signora graziosina,

Se siete cittadina,

State da quel che siete, e non andate

Gli amanti a ricercar di qua e di ,

Ed a chiedere amor per carità.

 

Mi fanno ridere le cittadine

Quando disprezzano le contadine.

Che cosa siete di più di noi?

Abbiamo quello che avete voi.

Abbiamo gli occhi, la bocca e il naso;

E tutto quello che vien dal caso

Non vi merito, non è virtù.

Si stima assai più

Chi ha grazia e beltà.

E tanto in città

Che in villa, si danno

Bellezze che fanno

Gli amanti cascar.

Signora - dottora,

Lasciateci star. (parte)

 

 

 


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