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ATTO TERZO
SCENA PRIMA Atrio, che introduce all'albergo di Timone. Notte. Clorideo solo.
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SCENA PRIMA
Atrio, che introduce all'albergo di Timone.
Clorideo solo.
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Notte, funesta notte! Oppresso e vinto Da mille affanni e mille, Dall'amore prodotti e dal dispetto, Mi privi ancor di poca paglia e un tetto? Barbara, disdegnosa Erminia audace, Se più ardissi affacciarti agli occhi miei, Perfida, non so ben quel ch'io farei. Le soglie penetrar, soffrasi almeno Ch'ei mi vaglia a coprir dal ciel sereno. (trova il sedile, e vi si adagia sopra) |