Carlo Goldoni
La burla retrocessa nel contraccambio

ATTO SECONDO

SCENA SETTIMA   L'oste ed il suddetto.

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SCENA SETTIMA

 

L'oste ed il suddetto.

 

OSTE Servitor umilissimo.

AGAP. Riverito. Siete voi l'oste della Fortuna?

OSTE Per obbedirla. Sono qui a ricevere i suoi comandi.

AGAP. Si vorrebbe un pranzo per sei o sette persone.

OSTE Anche per sedici, s'ella comanda. Favorisca, è ella il signor Gottardo?

AGAP. Non sono io Gottardo, ma sono il di lui fratello.

OSTE Servitor umilissimo: me ne consolo infinitamente.

AGAP. Lo conoscete voi Gottardo mio fratello?

OSTE Non ho l'onor di conoscerlo di persona. Siamo vicini, ma non ho mai avuto l'onor di vederlo. So che è un signore di garbo, che si è maritato che è poco; so che dimora in questa casa, e mi consolo di aver l'onore di servirlo.

AGAP. Ed io ho l'onor di dirvi la di lui volontà.

OSTE Ed io mi darò l'onor di eseguirla.

AGAP. Come vi diceva, si vorrebbe oggi un pranzo per cinque persone. Vi darà l'animo di far presto e bene?

OSTE Subito, in un momento, e spero che saranno contenti di me. Ma la supplico, come vuol restar servita? Quanti piatti? Di che sorte? Di che qualità?

AGAP. Vi dirò, per non confondervi la fantasia, vi lasceremo in libertà di far quel che volete. Voi porterete tutto. Pane, vino, frutti, biancheria, tondi, posate... Averete le vostre posate d'argento?

OSTE Oh sì signore, per sessanta persone, se occorre.

AGAP. Oh si sa, alla Fortuna non manca niente.

OSTE Scusi. Alla Fortuna, e al merito.

AGAP. E al merito?

OSTE Non faccio per dire, ma la mia osteria è conosciuta. La fortuna alla porta, e il merito nella cucina.

AGAP. Bravissimo. Voi dunque ci darete tutto il bisogno. Ci darete quei piatti che parerà al vostro merito, e noi avremo l'onore di pagarvi a ragione di sei paoli per testa. Anderà bene così?

OSTE Tutto quello ch'ella comanda; ma a sei paoli a testa non vi può esseregran merito, né gran fortuna.

AGAP. Eh! signor oste, me n'intendo anch'io qualche poco. Sei paoli a testa per un pranzo mediocre...

OSTE Bene, bene, come comanda.

AGAP. Animo dunque, andate, e portatevi bene.

OSTE Vado subito a ordinare, a disporre, a travagliare, a eseguire.

AGAP. Qualche piatto di gusto, qualche cosa di delicato.

OSTE Si lasci servire.

AGAP. Mi raccomando al merito.

OSTE Ella ha il merito di comandare; ed io avrò la fortuna di servirla. (parte)

 

 

 


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