Carlo Goldoni
La burla retrocessa nel contraccambio

ATTO QUINTO

SCENA SECONDA   Pandolfo, Costanza e la suddetta.

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SCENA SECONDA

 

Pandolfo, Costanza e la suddetta.

 

PAND. Buon giorno, signora Placida.

PLAC. Serva umilissima, signor Pandolfo, serva sua, signora Costanza.

COST. Sì, sì, sono in collera con voi.

PLAC. Perché, signora che cosa le ho fatto?

PAND. Ha dispiaciuto a mia figlia ed a me, che oggi non abbiate potuto passar la giornata con noi.

PLAC. In verità, vi giuro, non ne sapeva niente. Se sapeste quanto ho gridato con mio marito.

COST. Tre volte vi abbiamo mandati a chiamare.

PLAC. Assicuratevi sull'onor mio che non ho saputo niente. Figurarsi, era da mia madre, sarei corsa a casa immediatamente.

PAND. Se ci hanno detto che eravate da vostro compare Bernardo per affari del vostro negozio.

PLAC. Mio marito era dal compare, o almeno mi ha dato ad intendere che vi è stato. Io era da mia madre, ve l'assicuro.

COST. Il signor Gottardo gentilissimo si diletta dunque di dire delle bugie.

PLAC. Qualche volta.

PAND. Non posso dirvi quanto mi è dispiaciuto la privazione della vostra compagnia. Sapete quanto vi amo tutti due, marito e moglie egualmente. Si tratta un giorno di pranzare insieme, vengo a posta, e non posso avere questa consolazione.

PLAC. In verità, ne sono mortificatissima, e domani doveva venir da voi per farvi le scuse di mio marito.

PAND. Basta, non c'è bisogno di altre scuse, poiché vostro marito ha voluto compensarci, e ceneremo insieme questa sera.

PLAC. Qui da noi? (con allegria)

PAND. Sì, da voi.

PLAC. Cenerete da noi? (a Costanza, con allegria)

COST. Sì, e mi aspetto che ci burliate anche questa sera.

PLAC. Oh cosa dice mai! sono troppo sensibile a quest'onore. Mio marito dunque vi ha invitato a cena da noi?

PAND. Sì, mi ha scritto un viglietto, mi ha pregato a venire con mia figliuola, ed io benché la sera non sia solito star fuori di casa, son venuto, acciò non creda che me ne abbia avuto per male questa mattina.

PLAC. Voi siete la stessa bontà. Ecco la prima cosa ben fatta da mio marito.

PAND. Mi dispiace solamente la doppia spesa che dovrà fare. Ha fatto la spesa del pranzo. Ora si carica anche della cena.

PLAC. Come, signore! lo sapete anche voi che mio ha dato pranzo?

PAND. Oh bella! in casa sua chi ha da dar pranzo, se non è dato da lui?

PLAC. (Ah indegno! e me lo voleva nascondere!) (da sé) E sapete chi fossero i commensali? (a Pandolfo)

PAND. Sì, vi era il signor Agapito. E vi era...

PLAC. Vi era Agapito?

PAND. Vi era certo, e vi era... Non mi ricordo bene.

COST. Il signor Roberto, il signor Leandro...

PLAC. Bravi, pulito. Tutta gente che viene a mangiare le coste a mio marito, e poi si burleranno di lui. Son certa che da tutti quelli che oggi hanno qui pranzato non c'è da sperare un bicchier d'acqua, se se ne avesse bisogno.

PAND. Da tutti?

PLAC. Oh da tutti. Io non eccettuo nessuno.

PAND. Io credo che di me non vi possiate dolere.

PLAC. Eh non parlo della cena: parlo del pranzo.

PAND. Ed io vi parlo del pranzo.

PLAC. Ma voi non c'entrate con quei del pranzo.

PAND. C'entro benissimo, perché io e la mia figliuola abbiamo pranzato con loro.

PLAC. Dove?

PAND. Qui.

PLAC. Quando?

PAND. Oggi.

PLAC. Oggi avete pranzato qui tutti due? (a Costanza)

COST. Che maraviglie ridicole! per che cosa ci avete fatte tante scuse?

PLAC. Perché mio marito mi aveva dato ad intendere che si aveva sottratto da ricevervi con un pretesto...

PAND. No, no, ci ha dato da mangiare magnificamente col solo dispiacere di esser privi della vostra e della sua compagnia.

PLAC. (Io non capisco niente: io non so perché mio marito abbia voluto nascondermi questo desinare). (da sé)

PAND. Quel che mi raccomando è di sollecitare la cena più che potete, perché io non sono avvezzo a far tardi.

PLAC. Io non so che dire. Mio marito non mi ha detto niente. Quando verrà, sentiremo. Favoriscano intanto d'accomodarsi.

PAND. Nell'altra camera avete una poltrona eccellente.

PLAC. Vuol passare nell'altra camera?

PAND. Oh sa, mi piace quella poltrona. E se venisse il signor Leandro, mi addormenterei saporitamente. (entra in camera con Costanza)

 

 

 


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