Carlo Goldoni
La burla retrocessa nel contraccambio

ATTO QUINTO

SCENA OTTAVA   Pandolfo, Costanza, Roberto, Placida ed i suddetti.

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SCENA OTTAVA

 

Pandolfo, Costanza, Roberto, Placida ed i suddetti.

 

ROB. Caro signor Pandolfo, vi domando perdono. Scusate l'amore...

PAND. E se voi avete dell'amore per la mia figliuola, perché non trattare da galantuomo? Perché non dirmelo, senza fare di tai scondagne?

ROB. Confesso che ho fatto male; ma il desiderio di assicurarmi prima della sua inclinazione...

COST. Deh caro padre, compatitemi ed abbiate pietà di me.

PAND. Disgraziata! meriteresti... E voi, signor Gottardo, voi date mano a simili impertinenze?

PLAC. Gliel'ho detto anch'io, l'ho rimproverato anch'io.

GOTT. Credetemi, signor Pandolfo, che io non ne so niente.

 

 

 


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