Carlo Goldoni
La buona figliuola maritata

ATTO PRIMO

SCENA TERZA   La Marchesa Lucinda, il Cavaliere e Sandrina

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SCENA TERZA

 

La Marchesa Lucinda, il Cavaliere e Sandrina

 

LUC.

Certo di nobiltade è un grande indizio

Quel sputar le sentenze a precipizio. (ironica)

CAV.

Fate torto a voi stessa

Signora mia garbata,

Favellando in tal guisa a una cognata. (alla Marchesa)

LUC.

Eh, signor protettore,

Si vede che l'amore in voi favella:

Nasce la compassion dall'esser bella.

CAV.

Di voi mi maraviglio;

Son cavaliere onesto,

Stimo, apprezzo il suo merto, e lo protesto.

 

È troppo raro al mondo

Della virtude il dono;

Chi lo possiede io sono

Costretto a venerar.

Il ver non vi nascondo:

V'adoro e mi piacete,

Ma ancor non possedete

L'arte di farvi amar. (parte)

 

 

 


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