Carlo Goldoni
La buona figliuola maritata

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA   La Marchesa Lucinda e il Cavaliere

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SCENA QUINTA

 

La Marchesa Lucinda e il Cavaliere

 

CAV.

Pentomi di quel nodo

Che a voi mi ha legato.

LUC.

Ed io mi pento

Dell'ingrata catena.

CAV.

E ben, fra noi

L'odio trionfi, e si divida il letto.

LUC.

Sì, traditor, la libertade accetto.

CAV.

No, traditor non sono:

Ma il ciel, per vendicare

Un'innocente dal livore oppressa,

Vuol che abbiate a provar la pena istessa.

LUC.

L'onta d'una rival soffrir non voglio.

CAV.

soffrire degg'iofolle orgoglio.

 

rovinosi e fieri

A sterminar gli armenti

Non corrono i torrenti

Dalle pendici al mar;

Come i costumi alteri

Delle superbe audaci

Son del dover capaci

Gli argini a superar. (parte)

 

 

 


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