Carlo Goldoni
La buona figliuola maritata

ATTO SECONDO

SCENA DODICESIMA   Il Marchese, Marianna e Sandrina

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SCENA DODICESIMA

 

Il Marchese, Marianna e Sandrina

 

SAN.

Signor, L'avete inteso?

Parla così perché d'amore è acceso.

MARC.

Sì, sì, pur troppo è vero

Quel che mi dicon tanti:

Voi serbate nel cor gli antichi amanti.

MAR.

Oimè, soffrir non posso

All'innocenza mia sì orribil torto.

MARC.

Né io veder sopporto

Un villano rival dell'amor mio.

MAR.

Innocente son io.

SAN.

(Non vi fidate). (piano al Marchese)

MARC.

Siete infedel: più non vi voglio, andate. (a Marianna)

MAR.

(Come creder ciò possa, io non capisco). (da sé)

MARC.

(Deggio usare il rigor, ma ci patisco). (da sé)

 

 

 


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