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IntraText - Concordanze

figlio

    Libro
1 I| commesso Enea mio figlio, o i suoi Troiani,~ 2 I| Figlia, il tuo figlio Enea tosto in Italia~ 3 I| di Maia il figlio a far ch'a' Troiani~ 4 I| Venere intenerissi; e nel suo figlio~ 5 I| a che tuo figlio con mentite larve~ 6 I| stassi a l'ucciditor del figlio avanti.~ 7 I| addusse de l'Aurora il negro figlio:~ 8 I| esposto, o de la dea famoso figlio?~ 9 I| Figlio, mia forza e mia maggior 10 I| figlio, che del gran padre anco 11 I| chieggio a l'altro mio figlio Enea tuo frate.~ 12 I| venisse a Troia de l'Aurora il figlio,~ 13 II| cui non potêr né 'l figlio di Tideo,~ 14 II| Panto figlio d'Otrèo, che de la ròcca~ 15 II| figlio a Migdóne, insanamente acceso~ 16 II| d'un tal mio figlio, e di fera vista~ 17 II| la fede mia; d'Ettor mio figlio~ 18 II| del suo figlio, tremante e barcolloni,~ 19 II| Figlio, a che tanto affanno? a 20 II| fôran già tutti. Ah! figlio, non il volto~ 21 II| gli eterni dèi. Cedi lor, figlio, e fuggi,~ 22 II| apparecchiava, quand'ei disse:"O figlio,~ 23 II| questo mio nido. Assai, figlio, e pur troppo~ 24 II| è d'un tuo figlio uscito? Or s'è destino~ 25 II| e 'l mio padre e 'l mio figlio~ 26 II| vecchio gridando: "Oh! fuggi, figlio,~ 27 II| e del figlio e del suocero e di tutti!~ 28 II| Qui mio figlio, mio padre e i patrii numi~ 29 III| meco traendo e 'l mio figlio e i miei numi~ 30 III| figlio, che segno sei de le fortune~ 31 III| tempo a Cassandra? Ora, mio figlio,~ 32 III| insieme; e fu, ch'Eleno, figlio~ 33 III| e 'l superbo suo figlio a soffrir ebbi.~ 34 III| pregiato figlio (quando a gran fortuna~ 35 III| di pietoso figlio. Io, già che l'aura~ 36 III| Prendi, figlio, da me quest'opre uscite~ 37 III| ricevi da' tuoi. Tu mi sei, figlio,~ 38 III| quel mio figlio infelice; e, d'anni eguale~ 39 IV| Talvolta Ascanio, il pargoletto figlio~ 40 IV| il temer di tuo figlio. Ma fia mai~ 41 IV| affetto è verso Enea tuo figlio~ 42 IV| a te porgendo, e son tuo figlio indarno».~ 43 IV| lui, perché non guarda al figlio?~ 44 IV| a la speranza del tuo figlio Iulo,~ 45 IV| del mio figlio sovviemmi e de l'ingiuria~ 46 IV| tutti i suoi? dilanïare il figlio,~ 47 IV| occiso il padre, il figlio, il seme in tutto~ 48 IV| da suo figlio divelto implori aiuto,~ 49 V| fiume onorato figlio. Ei degli antichi~ 50 V| aperto: onde d'Anchise il figlio~ 51 V| disse - famoso figlio, e voi Troiani,~ 52 V| primiero Ippocoonte, il figlio~ 53 V| d'Irtaco il figlio a saettare accinto~ 54 V| Priamo novello, di Políte il figlio,~ 55 V| in tal guisa dicesse: «O figlio, amato~ 56 V| figlio, che segno sei de le fortune,~ 57 V| figlio, non già nel Tartaro, o 58 V| quando del figlio Citerea gelosa~ 59 V| al mio figlio si debba, e se quel seggio~ 60 V| vecchio coro, e d'Ino il figlio,~ 61 VI| che 'l suo figlio non mosse, il freddo polo~ 62 VI| figlio d'Anchise? Se non di', non 63 VI| e del padre e del figlio; ed ambi insieme,~ 64 VI| Miseno il figlio d'Eolo, ch'araldo~ 65 VI| per le speranze del tuo figlio Iulo,~ 66 VI| fu parricida il proprio figlio;~ 67 VI| gran Tideo, qui 'l gran figlio di Marte~ 68 VI| Deífobo, di Prïamo il gran figlio,~ 69 VI| Il figlio a ciò di Prïamo soggiunse:~ 70 VI| in atto d'accoglienza: «O figlio, - disse~ 71 VI| di veder, figlio, il tuo bramato aspetto,~ 72 VI| Figlio, - rispose Anchise, - acciò 73 VI| condusse il figlio, e la Sibilla insieme;~ 74 VI| figlio postumo a te già d'anni 75 VI| se ne vien, di Marte il figlio,~ 76 VI| Questi, figlio, sarà quel grand'eroe,~ 77 VI| di divo padre figlio, e divo anch'egli.~ 78 VI| de la patria buon figlio, i figli suoi~ 79 VI| a voler, figlio, un gran danno, un gran 80 VI| figlio, onde piú si pregi e piú 81 VI| a la Sibilla ed al suo figlio uscita.~ 82 VII| Invan, figlio, procuri, invan t'imagini~ 83 VII| Enea col figlio e co' suoi primi duci~ 84 VII| che sarai, figlio, in peregrina terra~ 85 VII| Allor d'Anchise il generoso figlio~ 86 VII| signor, di Fauno egregio figlio,~ 87 VII| figlio di Tirro, primamente cadde~ 88 VII| questo di Ciprigna egregio figlio.~ 89 VII| molte squadre. Avea suo figlio~ 90 VII| leggiadro figlio. Questi col suo carro~ 91 VII| credé poscia, e di Volcano figlio.~ 92 VII| domatore e di Nettuno il figlio,~ 93 VII| figlio onorato. Di costui si dice~ 94 VII| Il figlio, che pur Virbio era nomato,~ 95 VIII| tuoi travagli: onde il tuo figlio Ascanio~ 96 VIII| Dèstati, de la dea pregiato figlio;~ 97 VIII| suo figlio, e del suo povero senato~ 98 VIII| giorni d'Anfitrïon tenuto il figlio~ 99 VIII| lati Enea, da l'altro il figlio~ 100 VIII| del suo figlio gelosa, il gran tumulto~ 101 VIII| d'Enea mio figlio. Or per imperio espresso~ 102 VIII| e, madre, per un figlio arme ti chieggio;~ 103 VIII| mio figlio a questo impero, se non 104 VIII| a pena, che d'Anchise il figlio~ 105 VIII| Marte atroce. Evandro il figlio~ 106 VIII| mi fosse, figlio, di tornar concesso~ 107 VIII| mai non sarei da te, figlio, diviso;~ 108 VIII| padre che padre è sol d'un figlio~ 109 VIII| e che te, figlio mio, mio sol diletto~ 110 VIII| disse al suo figlio; e da l'ambascia vinto,~ 111 VIII| armi di Volcano; e visto il figlio~ 112 VIII| Eccoti 'l don che da me, figlio, attendi,~ 113 VIII| che poi scese da lui; dal figlio Ascanio~ 114 IX| Figlio, che sei per me de l'universo~ 115 IX| Niso, d'Irtaco il figlio, ad una porta~ 116 IX| picciolo merto è ch'un tal figlio~ 117 IX| Disse d'Irtaco il figlio: «Or qui bisogna,~ 118 IX| Eurïalo, sei tu? Tu sei 'l mio figlio,~ 119 IX| d'un cotal figlio, non t'ho chiusi gli occhi,~ 120 IX| Figlio, dove ti cerco? ove ti trovo~ 121 IX| fier Messapo di Nettuno il figlio,~ 122 IX| d'Arcente il figlio, in su' ripari ardito~ 123 IX| Bàstiti aver, d'Enea preclaro figlio,~ 124 IX| Clizio ancise, d'Eölo il buon figlio,~ 125 X| il mio figlio non sa; tanto n'è lunge.~ 126 X| Pilunno ch'è divo, un tanto figlio~ 127 X| terra armi? Tu potrai tuo figlio~ 128 X| minimo che sia? Non v'è tuo figlio~ 129 X| d'Imbrasio il figlio, e 'l figlio d'Icetone~ 130 X| Imbrasio il figlio, e 'l figlio d'Icetone~ 131 X| avea d'Evandro il figlio, che tra via~ 132 X| Il suo figlio co' suoi portava un legno~ 133 X| Manto indovina il chiaro figlio,~ 134 X| cinquecento altri; e Mincio, un figlio altero~ 135 X| n'ebbe d'Anchise il figlio. E rincorato~ 136 X| ordinanza. Di Nettuno il figlio~ 137 X| mago e 'ndovino; e del suo figlio il fato~ 138 X| del figlio suo, cosí seco ne disse:~ 139 X| ch'era mio figlio, e Turno anco morrà;~ 140 X| Per tuo padre e tuo figlio, Enea, ti prego,~ 141 X| a mio padre, a mio figlio mi conserva.~ 142 X| ed al mio padre ed al mio figlio in grado~ 143 X| Cècolo, di Vulcan l'ardente figlio,~ 144 X| figlio a Volscente, generoso germe~ 145 X| creda de' posteri, e d'un figlio~ 146 X| riparato dal figlio, i suoi compagni~ 147 X| morto il figlio conobbe. Onde di polve~ 148 X| Ah! mio figlio, - dicendo - ah! come tanto~ 149 X| cor m'è giunto. Ed io, mio figlio, io sono~ 150 X| che son de l'armi del mio figlio infette,~ 151 X| già che morto è 'l mio figlio? In ciò potevi~ 152 X| quando il figlio d'Anchise, impazïente~ 153 X| supplico a sottrarmi, e col mio figlio~ 154 XI| al mesto Evandro il figlio si rimandi,~ 155 XI| morte del figlio tuo? Questo ritorno,~ 156 XI| mio figlio Iulo!» E, posto al pianto 157 XI| fermando, addosso al figlio in abbandono~ 158 XI| vecchio e padre al mio diletto figlio~ 159 XI| cader mio figlio, perché tanta strage~ 160 XI| stato d'età pari il mio figlio,~ 161 XI| sua destra, come vede, al figlio mio~ 162 XI| di Clizio il figlio, da costei trafitto~ 163 XI| precipitaro. A cui d'Ippòta il figlio~ 164 XI| il bellicoso figlio a l'improvviso~ 165 XII| del vecchio Dauno erede e figlio,~ 166 XII| e 'l suo figlio assicura, or di se stesso~ 167 XII| domatore e di Nettuno il figlio.~ 168 XII| Ascanio il figlio suo, de la gran Roma~ 169 XII| il figlio di Tidèo; né però degno~ 170 XII| da Memmo e dal suo figlio accompagnato~ 171 XII| d'Iäso il figlio, sovr'ogn'altro amato~ 172 XII| col figlio intorno, al cui tenero pianto~ 173 XII| d'Enea suo figlio, e 'l suo stesso dolore~ 174 XII| baciollo, e disse: «Figlio mio, da me~ 175 XII| figlio di Peridía, gloria di Tebe.~ 176 XII| pensiero al travagliato figlio~ 177 XII| accorse al figlio, e l'asta gli divelse.~


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