Libro
1 I| il nome ti pervenne unqua a gli orecchi),~
2 I| che né pietà né fama unqua v'arrive.~
3 II| di quante unqua ferite al patrio muro~
4 II| signor, se umana prece unqua ti mosse,~
5 II| Basta ch'unqua di poi non la rividi,~
6 III| da le tartaree grotte unqua non venne.~
7 III| le forze de' Greci. Io, s'unqua il Tebro~
8 III| quanto ho scoperto intorno, unqua non vidi~
9 IV| Conoscesti unqua il piú saggio, il piú forte,~
10 IV| avesti unqua da me; ti priego ch'abbi~
11 IV| doverti quanto forse unqua potessi~
12 V| né vaghezza di gloria unqua, signore,~
13 VI| unqua fece onta, che perdono e
14 VI| penetrar di Plutone unqua non pote.~
15 VI| ché deluso da Febo unqua non fui,~
16 VI| dal fiume, cui chi varca unqua non riede.~
17 VI| e perché sempre langua, unqua non more.~
18 VII| ch'unqua vedesse d'orïente il sole.~
19 VIII| cavata una spelonca, ov'unqua il sole~
20 VIII| un gran campione. E s'unqua fu mestiero~
21 VIII| con quanti unqua soffrir potessi affanni.~
22 IX| di Turno unqua non resta. Erasi Turno~
23 IX| e che preda sortirne unqua mi tocchi,~
24 IX| procurerommi in pace unqua od in guerra,~
25 IX| il dritto unqua t'offrimmo; e se t'appesi,~
26 XI| varïando le veci, unqua non cangia,~
27 XI| non si fôra unqua additto. Il tempo tutto~
28 XII| ch'a le mie fazïoni unqua non fosti~
29 XII| perché di me dolerti unqua non possa.~
30 XII| d'un tanto guiderdone unqua si tenne.~
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