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Pietro Metastasio Il trionfo di Clelia IntraText CT - Lettura del testo |
Fra qual gente, o Porsenna, ove son io? Son fra’ Toscani o fra gli Sciti? È noto |
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Qual fantasma improvviso |
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E come Soffrir degg’io che, d’una tregua ad onta, Che, me pegno fra voi, Roma si vegga Empiamente assalita? E non è reo Di nero tradimento |
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Temerità chi noi |
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E gli occhi tuoi Testimoni ne son? |
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No; ma pur troppo |
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E su la fede |
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È l’avviso... |
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È fallace. |
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Il tuo duce... |
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Io conosco. |
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E pur... |
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Clelia, ah non più! Per ora al troppo Credulo sesso, al giovanile ardore, Bello ancor quando eccede, i tuoi perdono Mal consigliati impetuosi detti; Che ad altri ancor la propria gloria è cara, E a giudicar con più lentezza impara.
Non germoglia un bell’orgoglio; D’alme grandi al Campidoglio |