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Pietro Metastasio Il trionfo di Clelia IntraText CT - Lettura del testo |
Tarquinio, il so: del violato patto Roma è la rea; chiara è la prova. E pure Incredibil mi sembra, io tel confesso, Che in un animo istesso |
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Il periglio maggior. Signor, tu credi Tutti simili a te. Pur del fallace |
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È ver; ma quella |
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Ma che d’Orazio mai, Che giudicar potrai? Sotto la fede Tesser sorprese, inosservato al campo |
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È vero. Ma per la patria intanto Solo esporsi a perir, resister solo |
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Ah pur troppo è il tenor! Quell’orgoglioso |
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L’amistà non offendo. Armata, il vedi, Qui l’Etruria è a tuo pro. |
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Dunque a che giova Qui nell’ozio languir? Fuor che nell’armi Non v’è più speme. |
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E ben, le già disposte Macchine e navi al fin movansi all’opra |