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Pietro Metastasio
Il trionfo di Clelia

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SCENA NONA

 

Porsenna  e Tarquinio

 

TARQ.

(Respiro: al fin partì). Tempo è una volta

Che il tuo sdegno real senta l’ingrata

Ribelle Roma, e che allo scosso giogo

Obbligata da te... Ma qual pensiero

Ti sospende or così?

POR.

Rendon cotesti

Romani tuoi la mia ragion confusa.

L’apparenza gli accusa,

Il contegno gli assolve. Orazio udisti?

Non fa stupor la sua virtù feroce?

In quella ferma voce,

In quell’aperta fronte,

In quel guardo sicuro, in quel sublime

Intrepido parlar, chi d’innocenza,

Chi mai di verità tutti i più grandi

Luminosi caratteri non vede?

TARQ.

Troppo, o Porsenna, eccede

Questa dubbiezza tua. Fu pur convinto

Orazio innanzi a te. Per sua difesa

Basterà dunque a lui

Finger presagi e simular fermezza?

 

 

 




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