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Pietro Metastasio Zenobia IntraText CT - Lettura del testo |
Tiridate solo.
TIR. |
Non so più dove io sia: sì strano è il caso, Che parmi di sognar. Come s’accorda Con quel rigor? M’odia Zenobia, o m’ama? Se m’ama, a che mi fugge? Io d’ingannarmi Quasi dubiterei, ma quel sembiante Tanto impresso ho nell’alma... E non potrebbe Esservi un’altra ninfa Simile a lei? Di sì bell’opra forse S’invaghì, si compiacque, E in due l’idea ne replicò Natura. Siete quei del mio ben. Voi sol potete Risvegliarmi nel cor. Non diè quest’alma Tanto dominio in su gli affetti suoi, Care luci adorate, altro che a voi.
Non m’inganno; siete quelle: Né sareste così belle, Se non foste del mio ben. |