Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Zenobia IntraText CT - Lettura del testo |
Radamisto, Egle, e Zopiro in disparte.
RAD. |
Non ingannarmi Cortese pastorella. Il farsi giuoco Degl’infelici è un barbaro diletto, Troppo indegno di te. |
|
No non t’inganno: Vive la sposa tua. Trafitta il seno, Io dall’onde la trassi, e con periglio Di perir seco. |
||
RAD. |
Nume liberator! Dunque si trova Tanta pietà ne’ boschi? Ah! sì, la vera |
|
RAD. |
M’affretto Impaziente a rivederla, e tremo Di presentarmi a lei. M’accende amore; Il rimorso m’agghiaccia. |
|
(tornando) |
In altra parte |
|
|
||
RAD. |
Oh dèi! |
|
Non ti smarrir, ritornerà: va in traccia Forse di noi. |
||
RAD. |
D’incontrarsi con me. Non la condanno; |
|
Aborrirti Zenobia! Ah! mal conosci La sposa tua. Questo timore oltraggia Di quante mai qualunque età ne ammira. Non trema che per te. Difende, adora Fin la tua crudeltà. Chi crede a lei, Condannarti non osa: |
||
RAD. |
Deh! corriamo a cercarla. A’ piedi suoi Di pentimento e di rossor. |
|
La perdi Forse, se t’allontani. |
||
RAD. |
Intanto almeno Va tu per me: deh! non tardar. Perdona L’intolleranza mia: sospiro un bene |
|
Pur che si possa dir: ‘Quel core è mio.’ Un’alma allor si fa, Un’alma che non ha |