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Pietro Metastasio
Adriano in Siria

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SCENA SETTIMA

 

Emirena e Farnaspe

 

FARN.

Ed è ver che sei mia? Ne temo, e quasi

Parmi ancor di sognar.

EMIR.

Prence, fuggiamo,

Se sognar non vogliamo. (s’incamminano verso la strada disegnata da Sabina)

FARN.

Ferma! (ad Emirena, arrestandola)

EMIR.

Perché?

FARN.

Non odi

Qualche strepito d’armi?

EMIR.

Odo, ma donde

Non saprei dir.

FARN.

Da quel cammino istesso

Che tener noi dobbiamo.

EMIR.

Aimè!

FARN.

Non giova

L’avvilirsi, ben mio. Celati, intanto

Che l’armi io scopro e la cagion di quelle.

EMIR.

Che sarà mai! Non mi tradite, o stelle.

(Emirena si nasconde molto indietr,o vicino a’ cancelli del serraglio)

 

 

 




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