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Pietro Metastasio Adriano in Siria IntraText CT - Lettura del testo |
Osroa in abito romano con ispada nuda insanguinata, che esce dalla strada
disegnata da Sabina; Farnaspe, e in disparte Emirena
OSR. |
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FARN. |
E dove |
OSR. |
Siam vendicati. È libera la terra |
FARN. |
Come! |
OSR. |
Di questa occulta via talor valersi L’aborrito romano. Un suo seguace Mel palesò. Fra questi eroi del Tebro L’oro ha trovato un traditore. Al varco, Travestito in tal guisa, io l’aspettai, |
FARN. |
Potevi fra quell’ombre L’altro ferir. |
OSR. |
Finse cader, quando mi fu vicino |
EMIR. |
(Chi sarà quel roman? Stringe un acciaro, E sanguigno mi par. Potessi in volto Mirarlo almeno!) |
FARN. |
Per la via che facesti, incontro andiamo A mille, che concorsi |
OSR. |
E ben! col ferro |
FARN. |
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EMIR. |
Intenderli non so). |
FARN. |
Fra quelle piante |
OSR. |
Sollecito ritorna, o parto solo. (Osroa si nasconde molto innanzi fra le piante del boschetto) |
FARN. |
Questo… No. Quel sentier… Ma s’io tentassi Il cammin che prescritto Da Sabina mi fu? D’Augusto il caso Forse ancor non è noto; e forse, prima |