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Pietro Metastasio Adriano in Siria IntraText CT - Lettura del testo |
EMIR. |
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FARN. |
(con fretta) |
EMIR. |
Dove? |
FARN. |
Ad Augusto. |
EMIR. |
E perché mai? |
FARN. |
Contro il tuo genitore. |
EMIR. |
Qual è? |
FARN. |
Vuol che, traendo Delle catene sue l’indegna soma, Vada… |
EMIR. |
A morte? |
FARN. |
No: peggio. |
EMIR. |
E dove? |
FARN. |
A Roma. |
EMIR. |
E che posso a suo pro? |
FARN. |
Offriti sposa ad Adriano: oblia |
EMIR. |
Egli pur or m’impose |
FARN. |
Ah ! tu non devi Un comando eseguir dato nell’ira, Ch’è una breve follia. Dobbiamo, o cara, Salvarlo suo malgrado. |
EMIR. |
Ad altri in braccio Andar dunque degg’io? Tu lo consigli? E con tanta costanza? |
FARN. |
Ah! principessa, Tu non vedi il mio cor. Non sai qual pena Questo sforzo mi costa. Allor ch’io parlo, Che non senta tremar; stilla di sangue Non ho che per le vene Gelida non mi scorra. Io so che perdo L’unico ben, per cui M’era dolce la vita. Io so che resto Grave agli altri ed a me. Ma l’Asia tutta Che direbbe di noi, se Osroa perisse Quando possiam salvarlo? Anima mia, Sacrifichiamo a questo Necessario dover la nostra pace. Occupa della terra. Un gran sollievo |
EMIR. |
Ah! se vuoi ch’io consenta |
FARN. |
No, non mi perdi: infin ch’io resti in vita, T’amerò, sarò tuo, sol però quanto La gloria tua, la mia virtù concede: Lo giuro a’ numi tutti e a que’ bei lumi Che per me son pur numi. E tu… Ma dove Mi trasporta l’affanno? Ah! Che ci manca Anche il tempo a dolerci. Osroa perisce, Mentre pensiamo a conservarlo. |
EMIR. |
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FARN. |
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EMIR. |
Che vuoi? |
FARN. |
Vorrei che mi lasciassi e non vorrei.
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EMIR. |
Forse il morir non è. Ben mio, quando dicesti Che tu per me nascesti, |