Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Metastasio
Adriano in Siria

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

SCENA SETTIMA

 

Emirena e poi Farnaspe

 

EMIR.

Misera, a qual consiglio

Appigliarmi dovrò?

FARN.

(con fretta)

Corri, Emirena.

EMIR.

Dove?

FARN.

Ad Augusto.

EMIR.

E perché mai?

FARN.

Procura

Che il comando rivochi

Contro il tuo genitore.

EMIR.

Qual è?

FARN.

Vuol che, traendo

Delle catene sue l’indegna soma,

Vada

EMIR.

A morte?

FARN.

No: peggio.

EMIR.

E dove?

FARN.

A Roma.

EMIR.

E che posso a suo pro?

FARN.

Va, prega, piangi,

Offriti sposa ad Adriano: oblia

I ritegni, i riguardi,

Le speranze, l’amor. Tutto si perda,

E il re si salvi.

EMIR.

Egli pur or m’impose

D’odiar Cesare sempre.

FARN.

Ah ! tu non devi

Un comando eseguir dato nell’ira,

Ch’è una breve follia. Dobbiamo, o cara,

Salvarlo suo malgrado.

EMIR.

Ad altri in braccio

Andar dunque degg’io? Tu lo consigli?

E con tanta costanza?

FARN.

Ah! principessa,

Tu non vedi il mio cor. Non sai qual pena

Questo sforzo mi costa. Allor ch’io parlo,

Non ho fibra nel seno

Che non senta tremar; stilla di sangue

Non ho che per le vene

Gelida non mi scorra. Io so che perdo

L’unico ben, per cui

M’era dolce la vita. Io so che resto

Afflitto, disperato,

Grave agli altri ed a me. Ma l’Asia tutta

Che direbbe di noi, se Osroa perisse

Quando possiam salvarlo? Anima mia,

Sacrifichiamo a questo

Necessario dover la nostra pace.

Va: consorte d’Augusto

Il grado più sublime

Occupa della terra. Un gran sollievo

Per me sarà quel replicar talora

Nel mio dolor profondo:

‘Chi diè legge al mio cor, legge al mondo.’

EMIR.

Ah! se vuoi ch’io consenta

A perderti, ben mio, deh! non mostrarti

Così degno d’amor.

FARN.

Bella mia speme,

No, non mi perdi: infin ch’io resti in vita,

T’amerò, sarò tuo, sol però quanto

La gloria tua, la mia virtù concede:

Lo giuro a’ numi tutti e a que’ bei lumi

Che per me son pur numi. E tu… Ma dove

Mi trasporta l’affanno? Ah! Che ci manca

Anche il tempo a dolerci. Osroa perisce,

Mentre pensiamo a conservarlo.

EMIR.

Addio.

FARN.

Ascoltami.

EMIR.

Che vuoi?

FARN.

VaFerma… Oh dèi!

Vorrei che mi lasciassi e non vorrei.

 

EMIR.

Oh Dio! mancar mi sento

Mentre ti lascio, o caro.

Oh Dio! che tanto amaro

Forse il morir non è.

Ah! non dicesti il vero,

Ben mio, quando dicesti

Che tu per me nascesti,

Ch’io nacqui sol per te. (parte)

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License