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Pietro Metastasio Alessandro nell'Indie IntraText CT - Lettura del testo |
Poro, poi Timagene con ispada nuda e séguito de’ Greci, indi Alessandro
(volendo difendersi, gli cade la spada) Ah! stelle ingrate! |
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Versò d’indico sangue il greco acciaro. |
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(Questi è il rivale). |
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Vissi fra l’armi; Asbite ho nome: ancora Non so che sia timor; più della vita |
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È degno D’un guerriero e d’un re. La tua fortuna L’irrìta e non l’abbatte; e spera un giorno |
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Credi dunque che sia Sol fecondo d’eroi? Pur su l’Idaspe La gloria è cara e la virtù s’onora: Ha gli Alessandri suoi l’Idaspe ancora. |
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Valoroso guerriero, al tuo signore |
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«Vinto si chiami!» E ambasciador mi vuoi Poco opportuno ambasciador scegliesti. |
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Ma degno assai. (a’ Greci) Si lasci Libero il varco al prigionier. Ma inerme Partir non dee. Questa, ch’io cingo, accetta (si toglie dal fianco la spada per darla a Poro) Che la man d’Alessandro a te presenta; E, lei trattando, il donator rammenta. (Poro prende la spada da Alessandro, al quale una comparsa ne presenta subito un’altra)
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Conoscerai chi sono: |