- ATTO SECONDO
- SCENA QUINTA Campagna sparsa di fabbriche antiche con tende ed alloggiamenti militari preparati da Cleofide per l’esercito greco. Ponte sull’Idaspe. Campo numeroso d’Alessandro, disposto in ordinanza di là dal fiume, con elefanti, torri, carri coperti e macchine da guerra. Nell’apertura della scena s’ode sinfonia di stromenti militari, nel tempo della quale passa il ponte una parte de’ soldati greci, ed appresso a loro Alessandro con Timagene: poi sopraggiunge Cleofide ad incontrarlo. Cleofide, Alessandro, Timagene; indi Gandarte
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SCENA
QUINTA
Campagna
sparsa di fabbriche antiche con tende ed alloggiamenti militari preparati da
Cleofide
per
l’esercito greco. Ponte sull’Idaspe. Campo numeroso d’Alessandro, disposto in
ordinanza
di là dal
fiume, con elefanti, torri, carri coperti e macchine da guerra.
Nell’apertura della scena s’ode sinfonia di stromenti militari, nel
tempo della quale
passa il ponte una parte de’
soldati greci, ed appresso a loro Alessandro
con Timagene: poi sopraggiunge Cleofide ad incontrarlo.
Cleofide,
Alessandro, Timagene; indi Gandarte
CLEOF.
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Signor, l’India festiva
Esulta al tuo passaggio, e lieta tanto
Non fu, cred’io, quando tornar si vide
Dall’ultimo Oriente,
Trionfator del Gange, infra l’adorna
Di pampini frondosi allegra plebe,
Su le tigri di Nisa il dio di Tebe.
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ALESS.
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Siano accenti cortesi, o sian veraci
Sensi del cor, di tua gentil favella
Mi compiaccio, o regina; e solo ho pena
Che fu all’India funesto il brando mio.
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CLEOF.
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Eh vadano in oblio
Le passate vicende: ormai sicuro
Puoi riposar su le tue palme. (si sente di dentro
rumore d’armi)
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ALESS.
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Ascolto
Strepito d’armi.
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CLEOF.
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Oh stelle!
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ALESS.
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Timagene, che fu?
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TIMAG.
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Poro si vede
Fra non pochi seguaci
Apparir minaccioso.
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CLEOF.
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(Ah, troppo veri
Voi foste, o miei timori!)
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ALESS.
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E ben, regina,
Io posso ormai sicuro
Su le palme
posar?
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CLEOF.
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Se colpa mia,
Signor...
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ALESS.
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Di questa colpa
Si pentirà chi, disperato e folle,
Tante volte irritò gli sdegni miei. (Alessandro snuda
la spada, e seco Timagene, e vanno verso il ponte)
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CLEOF.
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L’amato ben voi difendete, o dèi. (parte)
(Entrata
Cleofide, si vedono uscir con impeto gl’Indiani da’ lati della scena vicino
al fiume. Questi assalgono i Macedoni. Poro assale Alessandro. Gandarte con
pochi seguaci corre sul mezzo del ponte ad impedire il passo all’esercito
greco. E intanto che siegue la zuffa nel piano, alcuni guastatori vanno
diroccando il suddetto ponte. Disviati i combattenti fra le scene, si vede
vacillare e poi cadere parte del ponte. Quei Macedoni che combattevano su
l’altra sponda si ritirano intimoriti dalla caduta; e Gandarte rimane con
alcuni de’ suoi compagni in cima alle ruine)
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GAND.
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Seguitemi, o compagni: unico scampo
È quello ch’io v’addito. (getta la spada ed il
cimiero nel fiume)
Ah secondate,
Pietosi numi, il mio coraggio. Illeso
S’io resterò per lo cammino ignoto,
Tutti i miei giorni io vi consacro in voto. (si getta
dal ponte nel fiume)
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