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Pietro Metastasio Alessandro nell'Indie IntraText CT - Lettura del testo |
Cleofide, Gandarte e poi Erissena
GAND. |
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Sarà forse lo sposo. |
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GAND. |
Oh, come asperso |
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Eh! non è tempo Di pianto, o principessa. Andremo altrove |
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Come! |
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GAND. |
Che dici! |
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Mi ha tradita Alessandro! |
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Ei di se stesso Fu l’uccisor. |
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Quando? Perché? Finisci Di trafiggermi il cor. (con affanno e fretta) |
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E ben? |
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Andava prigionier, quando si mosse Con impeto improvviso, ed i sorpresi |
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GAND. |
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I suoi furori |
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GAND. |
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Da Timagene istesso. |
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Tante vittime offrirvi, ingiusti dèi? Se voi de’ mali miei Siete cagione, all’ingiustizia vostra Non son dovute; e, se governa il caso |
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GAND. |
Ah, che dici, o regina! Un mal privato |
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(come sopra) |
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Mi resta da temer? Lo sposo, il regno, Misera! già perdei; si perda ancora Dov’è più di periglio, ho più speranza.
Perché non m’uccide |