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Pietro Metastasio Alessandro nell'Indie IntraText CT - Lettura del testo |
Parte interna del gran tempio di Bacco magnificamente illuminato e rivestito di ricchissimi tappeti, dietro de’ quali al destro lato, vicinissimo all’orchestra, andranno a suo tempo a ricovrarsi Poro e Gandarte, in modo che rimangano celati a tutti i personaggi, ma scoperti a tutti gli spettatori. Vasto e ornato, ma basso rogo nel mezzo, che poi s’accende ad un cenno di Cleofide. Due grandissime porte
in prospetto, che si spalancano all’arrivo d’Alessandro, e scuoprono parte della reggia
e della città illuminata in lontananza.
Poro uscendo impetuoso, e Gandarte seguitandolo da lontano.
GAND. |
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Tu qui! Chiusi del tempio e custoditi Son pur gl’ingressi. Onde venisti? |
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GAND. |
Io venni |
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Giungi opportun. Presso alle chiuse porte, |
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GAND. |
T’accieca L’ira, o mio re. Di conseguir che speri? |
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Ogni difesa |
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GAND. |
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GAND. |
Oh Dio, |
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Pietà di noi. Fuggi, mio re: conserva |
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Indarno... |
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GAND. |
Si scuotono le porte. Odi il tumulto |
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GAND. |
Célati almeno. |
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GAND. |
Fra la porpora e l’òr che li circonda. Vieni e sicuro sei. |
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Reggete questa man, vindici dèi! (snuda la spada e va a nscondersi con Gandarte) |