Con l’arte
Il colpo assicurò. Fiamme improvvise
Ei sparger fe’ da fida mano ignota
Fra le navi d’Epiro. In un momento
Portò gl’incendi il vento
Di legno in legno; e le terrestri schiere
Già correano al soccorso. Allor feroci
Entran nel campo i tuoi. Quelli non sanno
Chi gli assalisca, e fra due rischi oppressi
Cadono irresoluti,
Senza evitarne alcuno. All’armi in vano
Gridano i duci: il bellicoso invito
Atterrisce o non s’ode. Altri lo scampo
Non cerca, altri nol trova. Il suon funesto
Del ripercosso acciar, gli orridi carmi
Di mille trombe, le minacce, i gridi
Di chi ferisce o muor, le fiamme, il sangue,
La polve, il fumo e lo spavento abbatte
I più forti così, che un campo intero
Di vincitor vinto si trova, e tutto
Su i trofei, che usurpò, cade distrutto.
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