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Pietro Metastasio Antigono IntraText CT - Lettura del testo |
Ismene, poi Demetrio in abito di soldato d’Epiro.
ISM. |
Or che farò? Se affretto Agenore all’assalto, è d’Alessandro Vittima il padre; e, se ubbidir ricuso, Lo sarà di se stesso. Onde consiglio |
DEM. |
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ISM. |
Ah! dove ardisci, German... |
DEM. |
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E vuoi... |
DEM. |
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ISM. |
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DEM. |
Perché? Di questo Orrido loco al limitare accanto La sotterranea via, che al mar conduce: Esca Antigono quindi, e in un momento Nel suo campo sarà. |
ISM. |
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DEM. |
Fin qui sarei? |
ISM. |
Né il più crudele è questo De’ miei terrori. Antigono ricusa Furibondo ogni patto; odia la vita, Ed ha seco un velen. |
DEM. |
Come! A momenti Dunque potrebbe... Ah! s’impedisca. Or tempo È d’assistermi, o numi. (in atto di snudar la spada e partire) |
ISM. |
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DEM. |
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ISM. |
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DEM. |
È ver. Ma intanto, |
ISM. |
Ma qual consiglio... |
DEM. |
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ISM. |
Quell’impeto esser può. Che! per l’ingrato Ah, per quanti a tremar nata son io!
Tutti or deggio i miei sospiri; Non parlar d’un incostante: |