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Pietro Metastasio Artaserse IntraText CT - Lettura del testo |
È vana |
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E vuol ridurmi L’ingrato a condannarlo? |
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Condannarlo? Ah, crudel! Dunque vedrassi L’amico d’Artaserse, il difensore? |
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M’accusi di crudel. Che far poss’io, Se difesa non ha? Tu che faresti? Che farebbe Artabano? Olà, custodi, Arbace a me si guidi: il padre istesso Sia giudice del figlio. Egli l’ascolti: |
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Come! |
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MAN. |
E tanto prevale |
Di cui nota è la fé; che un figlio accusa Ch’io difender vorrei; che di punirlo Ha più ragion di me. |
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MAN. |
Ma sempre è padre. |
Ha di punirlo. Io vendicar di Serse La morte sol deggio in Arbace. Ei deve |
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MAN. |
Dunque così... |
Di questa scelta Che si dirà? |
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MEG. |
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Ecco il germano. |
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MAN. |
(Aimè!) |
(Affetti, |
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MAN. |
(Povero cor, non palpitarmi in seno!) |