- ATTO PRIMO
- Scena decima - Attilia, Barce
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ATT. Chi creduto l'avrebbe! Il
padre istesso
congiura a' danni suoi.
BARCE Già che il Senato
non decise fin or, molto ti
resta,
Attilia, onde sperar. Corri,
t'adopra,
parla, pria che di nuovo
si raccolgano i padri. Adesso è
il tempo
di porre in uso e l'eloquenza e
l'arte.
Or l'amor de' congiunti,
or la fé degli amici, or de'
Romani
giova implorar l'aita in ogni
loco.
ATT. Tutto farò; ma quel, ch'io
spero, è poco.
Mi parea del parto in seno
chiara l'onda, il ciel sereno;
ma tempesta più funesta
mi respinge in mezzo al mar.
M'avvilisco, m'abbandono;
e son degna di perdono
se, pensando a chi la desta,
incomincio a disperar.
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