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Pietro Metastasio Catone in Utica IntraText CT - Lettura del testo |
ARB. |
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ARB. |
Se t’amo! E così poco |
Ebbi dell’amor tuo? |
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ARB. |
Nulla chiedesti. |
Questa prova or da te? |
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ARB. |
Tutto farò. |
Già sai |
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ARB. |
Sicurezza maggior? Su la mia fede, Il giuro ai numi, a que’ begli occhi il giuro. |
Tanto non voglio. Non si parli di nozze: a tua richiesta Il padre vi acconsenta; |
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ARB. |
Perché voler ch’io stesso |
ARB. |
Ah so ben io Qual ne sia la cagion. Cesare ancora È la tua fiamma. All’amor mio perdona Un libero parlar. So che l’amasti; Oggi in Utica ei viene; oggi ti spiace Che si parli di nozze; i miei sponsali |
Forse i sospetti tuoi Dileguare io potrei, ma tanto ancora Non deggio a te. Servi al mio cenno, e pensa A quanto promettesti, a quanto imposi. |
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ARB. |
Mi saranno pietosi o pur sdegnati?
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E di premiarti poi Né domandar mercé, |