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Pietro Metastasio Catone in Utica IntraText CT - Lettura del testo |
EMI. |
Quanto da te diverso |
FUL. |
Non son nemico a te. Troppo ho nell’alma De’ pregi tuoi la bella immago impressa: Avessi al tuo dolor, direi che ancora Che adesso ardo per lei, qual arsi pria Che la sventura mia |
EMI. |
E l’amante d’Emilia. O lui difendi, |
FUL. |
(Ah che mi chiede! Si lusinghi). |
EMI. |
Che pensi? |
FUL. |
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EMI. |
Dunque sarai |
FUL. |
Un tuo comando |
EMI. |
Io voglio Di te fidarmi? |
FUL. |
Ogni altra man sarebbe |
EMI. |
Questo per ora Da te mi basta. Inosservati altrove I mezzi a vendicarmi Sceglier potremo. |
FUL. |
Intanto Potrò spiegarti almeno Tutti gli affetti miei. |
EMI. |
Non è ancor tempo Che tu parli d’amore e ch’io t’ascolti: Pria s’adempia il disegno, e allor più lieta Forse ti ascolterò. Qual mai può darti Con l’odio in petto e su le ciglia il pianto?
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FUL. |
Piangendo ancora E pur conduce Tal fra le lagrime, Fatta serena, Può da quest’anima |