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Pietro Metastasio Catone in Utica IntraText CT - Lettura del testo |
FUL. |
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Ah! Fulvio, e ancora |
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FUL. |
Ei creda Pur ciò che vuol. Conoscerà fra poco |
ARB. |
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Non aggiungermi affanni Colla presenza tua. |
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ARB. |
Dunque il servirti Eseguisco e nascondo un tuo comando; E tu... |
Ma fino a quando La noia ho da soffrir di questi tuoi Rimproveri importuni? Io ti disciolgo D’ogni promessa; in libertà ti pongo Di far quanto a te piace. |
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ARB. |
E acconsenti ch’io possa |
Tutto acconsento, Pur che le tue querele Più non abbia a soffrir. |
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ARB. |
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Questa mia crudeltà? Di che ti lagni? Perché non cerchi altrove Chi pietosa t’accolga? Io tel consiglio. Vanne; il tuo merto è grande, e mille in seno Amabili sembianze Africa aduna: L’acquisto del tuo cor. Di me ti scorda: Ti vendica così. |
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ARB. |
Ma chi tutto può far quel che desia?
Dove apprendesti mai Quando m’offendi? Perché, crudel, perché |