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Pietro Metastasio Catone in Utica IntraText CT - Lettura del testo |
Marzia, poi Emilia, indi Cesare
E qual sorte è la mia! Di pena in pena, |
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EMI. |
È Cesare da noi. So già che in vano In difesa di lui Marzia e Fulvio sudò; ma giovò poco A Cesare il favor. Come sofferse |
EMI. |
Che veggo! |
CES. |
A tanto eccesso Giunse Catone! E qual dover, qual legge |
EMI. |
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CES. |
Ah! questo è troppo. Ei vuole |
Deh! ti placa. Il tuo sdegno in parte è giusto, |
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EMI. |