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Pietro Metastasio Ciro riconosciuto IntraText CT - Lettura del testo |
MAND.
Ed Astiage non viene! Arpago, io vado
Ad affrettarlo. Ah, fosse
Il mio sposo presente! Oh Dio, qual pena
Sarà per lui, nel doloroso esiglio,
Non poterlo veder! Tutte figuro
Le smanie sue; gli sto nel cor.
ARP.
Odi: taci il segreto e ti consola.
MAND.
Cambise! E come?
ARP.
Di più non posso dirti.
MAND.
Ah! mi lusinghi,
ARP.
MAND.
Del tenero amor mio, che già tre lustri
ARP.
Sì.
MAND.
Che impetuoso è questo
Torrente di contenti! Oh figlio! oh sposo!
Oh me felice! Arpago, amico, io sono
Fuor di me stessa; e nel contento estremo
Per soverchio piacer lagrimo e tremo
Quasi i respiri,
Quanto è più facile
Che un gran diletto